Recensioni

Nascosti nel buio

di M. S. Bruno

a cura di Cristina Rotoloni

TRAMA

Entrambi erano vissuti nascosti nel buio, chiusi e soffocati dalle aspettative, dai pregiudizi e dalle menzogne di chi li circondava, fino al momento in cui non si erano ritrovati ad affrontare la vera oscurità.

Per tutti sono Julianne Lawrence, ragazza di buona famiglia, educata, posata, sempre perfetta… Sembro avere tutto dalla vita e presto mi sposerò con uomo bello e ricco. Non mi manca nulla per essere felice, eppure… i dubbi mi attanagliano, un’indefinibile inquietudine si fa strada in me. C’è qualcosa nel mondo patinato che mi circonda che mi soffoca e… non riesco a capire cosa. A volte vorrei essere solo “Juls”, una ragazza qualunque, una ragazza anche libera di sbagliare…

RECENSIONE

Ciao, divoratori di libri, oggi voglio parlarvi di un romanzo che se anche pecca un po’ di ingenuità narrativa, con qualche svista, di contro ha un coinvolgimento che porta nella storia e non te la fa lasciare fino alla fine.

Ho iniziato a leggere – come si suol dire – tanto per vedere come era cambiato lo stile di M. S. Bruno, per vedere come se la cavava con un genere diverso dal fantasy e perché avevo voglia di sfogliare qualcosa. L’ho cominciato pensando di scorrere solo qualche pagina e senza accorgermene l’ho finito. L’ho mandato giù con la stessa facilità con cui si beve un bicchiere d’acqua. Oggi, come nei precedenti romanzi, la penna di M.S. Bruno fa si che i personaggi ti prendano il cuore e te lo rapiscano. Sono vivi. La mia anima si è di nuovo fatta fregare, come direbbe il nonno di Kurt. 

Di tutte le figure presenti, io adoro Margaret. La voglio come amica. A un tratto mi sono sentita di essere lei e non facevo che ripetere “Povera piccola” a ogni riga. Sì, forse è proprio così, io sono Margaret: mi è molto affine. Lei è un personaggio secondario dal bel carisma.

Gli ambienti di questa autrice sono ben tracciati, ti ci trovi dentro, ne percepisce l’essenza, senza alcuna ridondanza. Di nuovo, con il suo stile, mi ritrovo a casa, in un ambiente che faccio mio, mi sembra di conoscerlo. Non è come vedere un film, è come esserci dentro e farne parte.

Faccio i miei complimenti a M. S. Bruno perché non ha perso il suo tocco, che già in passato mi aveva fatto apprezzare la sua scrittura.

I due protagonisti, in questa storia si sento ubriachi, ma confesso che anche il lettore si sente brillo delle emozioni pure e sincere che questa autrice riesce a trasmettere.

Non perdetevelo.

Buona lettura.

Cristina

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