Recensioni

Il cuore di un rinnegato

di Mary Jo Putney

a cura di Cristina Rotoloni

Genere: Storico – Romanzo classico

Casa editrice: Mondadori

Collana: The Secret Life of Scoundrels Vol. 4

Disponibile in ebook a € 2,99

TRAMA

Rampollo di un’importante dinastia di navigatori, Gabriel Hawkins è stato congedato con disonore dalla Royal Navy e rinnegato dalla sua famiglia a causa di un ribelle atto di eroismo. Divenuto capitano di ventura, adesso è stato ingaggiato per salvare lady Aurora Lawrence, tenuta prigioniera nell’harem del pirata Malek. L’indomita Aurora si affida così al fascinoso capitano, il quale farà di tutto per liberare la fanciulla: insieme dovranno intraprendere una missione in mari agitati, ma la tempesta più pericolosa sarà quella scatenata sulla nave dalla loro passione. Tra le insidie del mare e dei nemici, questo amore riuscirà a sopravvivere?

RECENSIONE

Cosa vorresti fare da grande? Il pirata, rispondere un bambino affascinato dalle loro avventure. Tuttavia, il nostro protagonista potrebbe non voler rispondere così, visto che li conosce bene. Gabriel viene rinnegato dalla sua famiglia per delle scelte non condivise e si ritrova ad accettare un lavoro che lo porterà ad Algeri, dove dovrà salvare l’indomita Aurora e Constance – la sua compagnia di avventure. Le giovani, lontane dall’idea di matrimoni imposti ed etichette, decido di girare il mondo per provare quel brivido che manca nelle loro esistenze – vi posso garantire che il brivido il lettore lo sentirà. Il rischio di diventare delle concubine nell’harem dove sono trattenute è molto alto, e di suo basterebbe questo per incuriosire, ma non finisce qui, ci sono ben altre cose nascoste dietro i veli delle pagine, e bisogna sollevarli per comprendere alcuni legami. Sono proprio questi “rapporti”, elementi della storia nella storia, che fanno affezionare ai personaggi: nessuno escluso – forse uno sì. Persino gli animali, come il gatto o le caprette, hanno una “personalità” dirompente che conquista.

Gabriel è un perfetto eroe romantico, è l’uomo di cui si ha bisogno, è colui che si presenta al capezzale dei sequestratori per riscattare la protagonista, pronto a difendere l’onore di lei anche da se stesso. Ed è quello che fa in ogni riga. Ma c’è di più: Aurora, e con lei tutte le protagoniste che l’accompagnano. Sì, perché, anche quando sembrano delle comparse, le donne di questo libro mostrano la loro indipendenza, il loro coraggio di amare, di scegliere la vita per come la ritengono giusta. Sono le figure femminili non sottomesse, che non hanno bisogno di un eroe, ma che accolgono volentieri la mano dell’uomo al loro fianco; non perché debba salvarle, ma per percorrere insieme il cammino, aiutandosi a vicenda. E poi c’è il legame tra le figure maschili, dove prevale in modo intrigante, il rapporto di rivalità e “amicizia” tra Gabriel e Malek. Una figura quest’ultima che si fa notare, ma per comprenderla appieno dovete arrivare alla fine della storia. Loro due insieme mi hanno fatto sorridere, arrabbiare e, a volte, “tenerezza”.

Devo riconoscere che, pur avendo apprezzato moltissimo le ambientazioni, gli intrighi i ritmi, i luoghi, quello che mi ha profondamente colpita di quest’autrice e la capacità di rendere ogni personaggio importante e di enfatizzare i sentimenti, i rapporti e il rispetto: verso gli animali, verso gli altri esseri umani, verso culture differenti.

Se volete una lettura avventurosa, con colpi di scena, intrighi, tradimenti, passioni – nuove e vecchie -, viaggi in mari tempestosi, con diverse culture che si contrappongono in una realtà appena uscita dalla guerra, con tanto amore e amicizia, questo libro fa per voi. Iniziate a leggerlo e solcherete i mari affrontano ogni pericolo o burrasca; sfoglierete le pagine come onde in piena e con la voglia di arrivare al finale, ma con la paura di giungerci perché saprete già che vi mancheranno tantissimo i personaggi di questa bella storia.

Alla prossima lettura amici.

Un salutone.

Cristina

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