Recensioni

L’erede dei Gainsbourg

Scarlett Douglas Scott

Genere: romanzo storico

Pagine: 242

E-Book: € 1,99

Cartaceo: € 15,00

Ambientazione: Lancashire, Cheshire, Londra (U.K.)

Casa Editrice: Pubme, Collana Literary Romance

Pubblicazione: 23 febbraio 2022

Potete acquistarlo qui: Amazon

TRAMA

Nigel Gainsbourg, medico chirurgo dell’Università di Oxford, ha un solo obiettivo: trovare una cura per sua sorella Edwina, prima che a Bedlam le siano imposte delle terapie mutilanti.
Athena Gainsbourg, unica figlia del Conte Stamford, amministra la miniera di famiglia con indomita determinazione per una donna in un settore prettamente maschile. Anziano e ammalato, il padre, chiede a Nigel di subentrare alla sua morte al titolo di Conte e sposare Athena, solo che la ragazza non intende legarsi a nessuno convinta di poter continuare a vivere libera. Il matrimonio salta e Nigel cede il diritto ereditario a un altro cugino, Marius Richardson, un individuo abbietto. A questa stregua però, Athena riprende in considerazione la proposta di Nigel. Stringono così un accordo che serve a entrambi per salvare le miniere e Edwina. Se non fosse che Adam, il primo degli eredi di Stamford, ritorna dall’India, redivivo e per nulla intenzionato a lasciare a loro il titolo e le miniere.

RECENSIONE

Cari divoratori di libri, ho appena finito di leggere questo romanzo storico e sono ancora su di giri per quanto mi è piaciuto.

Non conoscevo l’autrice e credo che diventerà una delle mie preferite. Lei ha una penna ricca, dettagliata e coinvolgente. Già il periodo e l’ambientazione sono audaci: parliamo delle miniere di carbone a fine Ottocento, con tutti i loro problemi e anche le opposizioni dei primi sindacati. A questo si unisce l’argomento spinoso dell’isteria femminile e delle turbe psichiche usati come arma di pregiudizio verso le donne, mentre se ne studiavano i meccanismi. Il romanzo, inserendosi in un’epoca di grade cambiamento sociale sotto molti punti di vista, è velato da tinte scure e atmosfere grigie, ma così dense e reali da provarle come se le si stesse vivendo. Non viene voglia di fuggire dal testo, ma di partecipare in esso per trovare una soluzione.

Da un lato abbiamo Athena, una figura femminile che non viene risaltata – come accade in alcuni romanzi – per la sua bellezza – del tutto naturale -, ma per la caparbietà e la capacità di fronteggiare gli uomini che la considerano meno di niente. È una donna combattiva e testarda, che rifiuta il matrimonio perché è sia consapevole di chi lo sta proponendo sia certa di potersela cavare da sola. Prima o poi però dovrà fare i conti con la realtà della vita e i pregiudizi, scoprendo che la propria forza di volontà non sempre basta.

Dall’altra abbiamo Nigel, un uomo di sani principi – molto attento e dolce -, con il desiderio di salvare sua sorella, e tale motivo lo rende disposto a scendere a compromessi non sempre allettanti. Per questo accetta il matrimonio combinato con Athena, ma la vita gli riserva così tanti colpi di scena che le cose non scivolano lisce come dovrebbero.

Uno dei pregi di questo libro è che la storia d’amore si intreccia alla ricerca medica e industriale dell’epoca, ma anche alla realtà difficile del popolo e alle forme di decadenza della nobiltà, sempre più surclassata dai loro eccessi e dalla costante avanzata della borghesia

Ebbene sì, è proprio un punto a favore di questo romanzo il fatto che non c’è solo la storia d’amore circondata da qualche disavventura, bensì un susseguirsi di colpi di scena, di cambiamenti e imprevisti da mantenere il lettore sul libro. Da un inizio accattivante, con un personaggio che fa da comparsa – ma che resta impresso in tutta la narrazione per le sue peculiarità -, si arriva a un crescendo che emoziona e fa arrabbiare.

La capacita descrittiva degli ambienti è veramente buona e ho adorato anche le parti in cui forse l’autrice ha un po’ ecceduto, per amore storico, restituendo molti dettagli del periodo. Non le si può rimproverare nulla perché ha trasmesso i luoghi così bene da sentire freddo, avvertire gli odori e palpare gli oggetti come se non li si stesse leggendo, ma toccando. Stessa abilità l’ho riscontrata nei personaggi, dove i cattivi hanno una bella verve e stuzzicano in modo impeccabile i nostri due bei protagonisti. Anche i personaggi secondari o minori sono rispettati e lasciano la propria impronta tra le righe.

Confesso che una scrittura così succulenta ha la capacità di farmi rimpiangere di aver finito il romanzo. Le sensazioni sono ancora incollate nella mente e nel cuore e sono certa che vi resteranno allungo.

Per questo motivo non perderò occasione di gettarmi a capofitto nel prossimo libro di questa autrice.

Se amate il genere, non potete assolutamente perdervelo. Vi attende su Amazon.

Un salutone e a presto.

Cristina