Recensioni

REGINA PER SETTE GIORNI

Mirta Drake

Genere: Storico – Romanzo rosa

Casa editrice: Mondadori

Collana: Extra Passion

Data di pubblicazione: 5 novembre 2022

Pagine: 290

Disponibile in ebook a: € 2,99

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TRAMA

Violaine Dubois vive in povertà con sua madre e detesta la regina Maria Antonietta, simbolo dello sfarzo e degli eccessi di corte. Odia anche Laurent Deveraux, giovane capitano delle guardie che pare abbia ucciso suo fratello Pierre durante uno scontro. Ma un giorno Violaine riceve una proposta che potrebbe cambiarle la vita: sostituire la regina di Francia per sette giorni, in virtù della loro incredibile somiglianza. Sulle prime la ragazza è scettica, poi accetta dietro lauto compenso. E a Versailles scoprirà un mondo molto diverso da quello che aveva immaginato, a cominciare dall’affascinante Deveraux. Tra giochi di seduzione e intrighi di palazzo, la giovane sosia dovrà fare di tutto per resistere alle tentazioni del tenebroso capitano…

RECENSIONE

Cosa può saperne Violaine, una popolana, degli intrighi a corte? Assolutamente nulla, ma ha una pessima opinione degli aristocratici. Disprezzo che aumenta quando uno di loro uccide suo fratello. Il capitano Deveraux non riesce a credere che la sorella del giovane ucciso è la donna che ha visto alla taverna, poiché assomiglia incredibilmente alla regina di Francia. Un’idea gli balena in testa e, forse con leggerezza, confida a sua maestà di questa somiglianza. Violaine non vuole essere corrotta dall’ipocrisia del lusso di Versailles, ma ha così tanto bisogno di soldi che si lascia trasportare nell’inganno che le chiede Maria Antonietta, e tutto cambia.

Sì, cari divoratori di libri, perché una ragazza di sani principi, innocente ma disperata, dovrà scontrarsi con gli intrighi dei nobili, con le cose dette e non dette, con le regole reali e, come se non bastasse, con vestiti, parrucche e passi così particolari da rendere i movimenti quasi impossibili. Eppure Violaine è temeraria, al punto da rischiare la sua stessa vita per una promessa. Sfida la corte reale con un carisma pari a quello della stessa regina, ma lei non è Maria Antonietta, lei non ricorda ogni forma dell’etichetta e poi ci sono gli imprevisti: tutto quello che è stato organizzato, e calcolato al dettaglio, rischia di precipitare rovinosamente, mettendo non solo a rischio la reputazione della regina, ma anche le vite di chi lei ama.

Devo dire che Mirta non si smentisce, è brava a portare il lettore nelle frivolezze di Versailles, ma ancora più abile lo è nel mostrare l’altro volto dei nobili, soprattutto dei reali. L’umanità nascosta dietro la maschera, quelle fragilità che io conoscevo, ma che hanno acquistato un altro effetto nel leggerli scritti da questa autrice.

Se pur mi ha stupita, rispetto ai suoi precedenti romanzi, per l’audacia del capitano Deveraux verso la protagonista – che avevo trovato più armonica e graduale negli altri protagonisti maschili-, devo dire che stuzzica la fantasia, facendo venire la curiosità su come potrebbe reagire a tali approcci Violaine. La storia si muove su verità celate, segreti tra amici e nemici e, fino all’ultimo, si resta in bilico sulla possibilità di un tradimento e di chi lo perpetuerà. Le carte cambiano di continuo, stravolgendo le opinioni e le supposizioni. Di certo il mondo di Mari Antonietta è trasmesso bene e ho ritrovato con piacere un’epoca che mi ha sempre affascinata. Intrigante è il rapporto conflittuale tra i protagonisti, ma devo riconoscere che ancora di più mi ha conquistata quello tra l’esuberante Angélique e l’affabile cappellano Marchand, i quali riescono a ritagliarsi un posto invidiabile nella storia. Questo romanzo ci mostra quanto le apparenze ingannino, che spesso si è “colpevoli di innocenza” e bisogna imparare a perdonarsi. Soprattutto ci mostra, in una realtà così fittizia, quanto sia facile e sbagliato giudicare, e che dietro il belletto, la cipria e la parrucca si nasconde sempre un essere umano, che potrebbe essere stato incastrato in qualcosa più grande di lui.

Per questo motivo faccio anche un plauso a Mirta per aver dato un po’ di riscatto alla figura di Maria Antonietta, mostrandola per quello che probabilmente era oltre le immagini frivole con cui la disegnavano all’epoca. D’altronde, è la stessa storia a insegnare che le cose cambiano in base a chi le racconta.

Cari divoratori di libri. Non fatevi sfuggire gli intrighi di corte presenti in questo romanzo, né l’amore puro che può nascere oltre i pettegolezzi e le malelingue.

A presto con la prossima lettura.

Cris