Recensioni

NAUFRAGHI

Mirta Drake

Collana: Extra Passion

Genere: Romance storico

Editore: Mondadori

Data di uscita: 6 Maggio 2023

Ambientazione: Oceano Atlantico, 1856

Pagine: 255
Disponibilità in e-book: € 3,99

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TRAMA

Quando si risveglia intirizzita e confusa sull’isola dove ha fatto naufragio la nave su cui si era imbarcata per raggiungere New York, Serinda Thompson scorge semidisteso su di lei un uomo che l’ha appena rianimata: l’investigatore Vincent Cotton. La tensione sale subito alle stelle, dato che l’uomo la accusa di essere un’imbrogliona e di aver sottratto dei diamanti a un anziano gentiluomo. A causa di un colpo alla testa, Serinda ha perso la memoria durante il naufragio e non sa come difendersi. Da subito i due naufraghi si detestano, ma sanno anche che devono collaborare se vogliono sopravvivere. Serinda non riesce a credere di essere la donna da lui descritta, eppure qualche dettaglio della scabrosa storia che Vincent le propina inizia a sembrarle tristemente familiare. È davvero così? E cos’è quella sensuale attrazione che li avvicina ogni giorno di più?

NOTE

NAUFRAGHI è l’ultimo, avvincente romanzo di Mirta Drake, una delle più apprezzate autrici italiane di romance.

Tra le altre opere dell’autrice già pubblicate da Mondadori, ricordiamo LA SEDUZIONE DEL GHIACCIO, IL FASCINO DEL FUOCO, LA TENTAZIONE DELL’ARIA, LE PROMESSE DELLA TERRA, PIUMA NERA, SOSPIRI E ALCHIMIE, NEI BACI E NELLE TENEBRE, L’INCANTESIMO DI ATLANTIDE e REGINA PER SETTE GIORNI nella collana I Romanzi Extra Passion; PER AMORE DI UN CORSARO, nella collana I Romanzi Classic

 

Cari divoratori di libri, Mirta Drake è una di quelle autrici che secondo me sono una garanzia. La sua capacità descrittiva è così abile che riesce a portarti nei luoghi che ti narra, nei dettagli di quelle ambientazioni e soprattutto riesce a farti dimenticare la realtà per immergerti tra le pagine del suo libro. In questo caso ci troviamo nell’isola di Tom, in mezzo all’Oceano Atlantico, e siamo nel 1856. La nostra protagonista, una donna senza memoria – nonostante la sua incapacità di ricordare -, ha molto carattere, ma anche una forma di riservatezza indotta inconsciamente dalle esperienze negative che l’hanno segnata profondamente. Serinda cela la segreta paura di non essere amata e di essere lasciata sola, per questo motivo pone una corazza fra sé e il mondo; ma il mondo, in tutti i modi, cerca di distruggerla per raggiungere il suo cuore. Per questo le dà delle opportunità inaspettate e ben lontane da quelle che lei immaginava. Da una vita tranquilla, a servizio presso un uomo facoltoso, si ritrova su una nave, inseguita perché accusata di furto. Incapace di ricordare quello che è stato e non ritrovandosi nell’immagine che fanno di lei, entra in conflitto con se stessa poiché alcuni frammenti le fanno temere di essere una donna infima e dedita al crimine. Nonostante questo, una cosa per lei è certa, per quanto possa provare forti attrazioni fisiche verso il suo “compagno” di disavventure, lei non è una persona lasciva e lussuriosa. La figura che deve fronteggiare sull’isola è il signor Cotton, un investigatore che ha a sua volta un passato con cui fare i conti e da superare. Lui è certo che la donna che ha di fronte è una manipolatrice molto furba e diffida di lei, ma sa anche che in un posto deserto – in cui si ritrova a seguito di un naufragio – deve per forza trovare il modo di avere a che fare con la ragazza cocciuta e scontrosa con cui si trova costretto a dividere quelle terre. In realtà non sono totalmente soli, una misteriosa figura aleggia intorno a loro facendo ben presto sentire la sua presenza. Un personaggio che ha il suo perché e che io ho adorato. Questo è il tratto distintivo di Mirta Drake poiché non mancano mai figure del genere all’interno delle sue narrazioni. La si può definire la sua perla identificativa, la sua firma.

I personaggi hanno sia carattere sia la sensibilità insita nelle persone fragili. Entrambi riescono a risultare simpatici al lettore e intrigano sostenendo la curiosità sul passato che non si conosce e che si dipana nella storia trovando la sua conclusione verso il finale. La situazione è ben narrata e mantiene alto l’interesse senza mai stancare, nonostante eventi che potrebbero sembrare già letti. Si respira il bello dell’esotico, dell’isola deserta, ma anche i suoi rischi e il sublime di questi luoghi: tanto affascinanti quanto pericolosi. Partendo dalla base di una vicenda realmente accaduta – come sempre l’autrice è precisa nei dettagli di riferimento -, apre un immaginario tutto suo che riesce a rendere reale quello che non lo è: un talento questo molto importante. A tutto ciò si aggiunge il tatto verso i sentimenti e le fragilità dei protagonisti che riescono a mettersi a nudo senza timori. C’è sempre molto rispetto nei libri di questa autrice. E in questa storia lo fa affrontando temi come l’abbandono e le difficoltà economiche di entrambi i protagonisti, che cercano un luogo dove sistemarsi e qualcuno che li ami.

Per me i romanzi di Mirta Drake sono poesia, sempre originali e scritti con brio. Li scelgo sapendo che alla fine di ogni lettura proverò un profondo senso di calore, appagamento e al contempo di dolce nostalgia verso le figure che dona al lettore e che – purtroppo – anche questa volta sto lasciando chiudendo l’ultima  pagina del libro. Non ha mai deluso le mie aspettative, neanche in questa occasione.

Insomma, se non si fosse capito, io amo la sua scrittura e per questo motivo vi invito a leggerla e a scoprirla – se già non la conoscete -, e non solo con questa avventura in mare, ma anche con tutte le sue altre avvincenti storie.

A presto, cari divoratori di libri.

Cris