Recensioni

GANG

Marilena Barbagallo

Genere: Dark Romance

Editore: Self Publishing

Pagine: 423

Prezzo: 2,99 (E-book) – 13,68 (cartaceo)

Uscita: 4 marzo 2019

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TRAMA

Viveva ancora nelle Favelas quando gli donarono una bambina.
“È tua”, così gli era stato detto. Poi ha perso tutto.
Mikel Alves è l’erede della 28HS, la più pericolosa gang di El Salvador. All’età di sedici anni sparisce nel nulla, impara a vivere nel buio e ad amare le catene che lo tengono legato alla parete della sua grotta. Diventa un animale selvaggio, dimentica la civiltà, ma sopravvive e non si arrende. Torturato e umiliato dai suoi nemici, paga il prezzo di essere un principe, di possedere un regno e una principessa. Quando Mikel tenta di riprendere in mano la sua vita, si rende conto di essere rimasto intrappolato nel suo inferno personale. Per ricominciare, sarà costretto a portare via con sé uno dei suoi nemici peggiori: Megan Lima.
L’odio di Megan ha radici profonde. Lei deve rifiutarlo, disprezzarlo, tenerlo lontano. Qualsiasi cosa, pur di non cedere al nemico.
Due gang contrapposte che cercano di imporre la loro supremazia, una lotta continua tra ragione e istinto, passione e potere. Per Megan è immorale, per Mikel è essenziale. Un romanzo oscuro, una storia d’amore violenta, due personaggi che superano tutti i limiti.

***ATTENZIONE***

Si consiglia la lettura di questo romanzo a un lettore adulto e consapevole. La storia contiene scene violente, situazioni angoscianti e sesso esplicito, spesso senza consenso. Se ami il romance nella sua sfumatura più oscura, questo è il libro adatto a te.

RECENSIONE

Ben ritrovati, cari divoratori di libri.

Questo è un dark? Assolutamente sì (confermo quanto riportato sotto la trama), per questo motivo vi straconsiglio il romanzo – che a me è piaciuto molto – solo se siete pronti a un testo di questo tipo, altrimenti non sfogliatelo; anche se vi invito a non temerlo perché vale proprio la pena leggerlo.

È veramente forte, a volte troppo, infatti, in un punto o due va a suo sfavore, perché le scene sono così eccessive da renderle poco credibili. Ma, essendo poca cosa, si passa tranquillamente oltre, gustandosi a pieno una storia che è devastante per quanto è bella. L’autrice ha una penna dura, diretta, graffiante. Incide bene il segno – e a me questo piace un casino -, anche là dove a tratti diventa logorroica, perché sviscera sensazioni che si infilano dentro a chi legge.

Quello che resta a lettore è la grotta. Quel luogo che è stata la casa di Mikel per tanto tempo e che si porta dietro in tutto quello che fa. E poi il salice piangente, la corteccia, i chiodi e il rifugio che rappresenta quel posto. Mikel o lo si ama o lo si odio, e credo che sia più facile la prima. Il suo essere “animale” è predatorio, ma con rispetto, è crudele, ma con la giusta motivazione, è intenso, perché l’uomo si è fuso in un unico essere con la bestia che alberga in lui. È il top di questo romanzo, è una figura che resta tatuata più di qualunque disegno fatto di inchiostro.

Megan è bella nella sua forza e nella sua fragilità. Cerca la libertà senza forse neanche saperlo. Anela un rispetto che non ha nella sua vera essenza, ma solo per quello che rappresenta. I suoi conflitti sono tangibili, i suoi escamotage essenziali. Lei è veramente una figura femminile ben riuscita. Subisce sì, ma non è mai una vittima, neanche quando lo diventa totalmente.

Un altro bel personaggio è Ander: è splendido nella sua audacia, testardaggine e ricerca di affetto.

Confesso che è un romanzo che mi è entrato dentro le ossa e mi si è piantato nell’animo come un chiodo che non andrà più via. È un vero dark, dovete saperlo per leggerlo, ma le emozioni che contiene ti travolgono e sono tutte da vivere. La penna di Marilena Barbagallo è una di quelle che non lasciano indifferenti e una volta scoperta non la si abbandona più.

A presto con il prossimo romanzo.

Cristina