Recensioni

EQUILIBRI – Luce e tenebre

Mariano Lodato

Editore: Self-Publishing

Serie: Luce e tenebre – volume 1

Genere: Fantasy

Pagine: 321

Costo e-book: 2,99

Costo cartaceo: 9,99

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TRAMA

Il caso non esiste! Il destino non esiste!
Eppure la vita di ognuno non è altro che un caotico mix di casualità, scelte e predestinazione. Matteo Malpieri, un giovane come tanti, lo scoprirà a sue spese. Un evento imprevisto lo catapulterà in una realtà decisamente diversa dalla sua. Nel corso del suo viaggio ultraterreno, il suo equilibrio interiore verrà sconvolto più volte dalla grande conoscenza cui verrà messo a parte. Darà prova di sé per poter conoscere ciò che l’attende. Imparerà, infine, che l’Equilibrio del tutto si poggia sul confronto perenne tra due forze contrapposte.

RECENSIONE

Ciao, divoratori di libri. Quando Mariano Lodato mi ha cercata proponendomi il suo romanzo non sapevo cosa aspettarmi. Colpita dalla copertina, ho comunque deciso di leggere il primo volume per scoprire il suo stile. Riconosco all’autore una scrittura pulita ed evocativa che ben si addice alla narrazione di questa storia che ha un po’ del fantasy, ma anche dello psicologico e spirituale. Anche il titolo è più che indovinato poiché tutta la storia si snoda tra l’equilibrio di luce e ombra. Dove l’una non può esistere senza l’altra.
Matteo, il nostro protagonista, si ritrova in un lungo corridoio dove incontra persone disperse come lui. Pagina dopo pagina si scopre il segreto di quel posto e si comprende cosa si cela dietro le apparenze delle cose. Il luogo narrato è solo l’inizio di un percorso di formazione poiché il nostro protagonista ha un destino ben tracciato, anche se influenzato dalle sue scelte. Il punto di partenza chiamato Limbo, che compare nel secondo capitolo – allontanandosi dalla narrazione del primo – l’ho apprezzato molto per la scelta dell’autore di renderlo non un luogo di punizione, ma di passaggio decisionale. Non posso però entrare nei dettagli perché rischierei di spoilerare qualcosa.
Quello che posso invece anticiparvi è che il romanzo non presenta forti colpi di scena, se non in alcune circostanze. In questo primo volume Matteo è in una fase contemplativa e riflessiva. È un percorso importante. Il lettore cresce con il protagonista comprendendone i desideri, le motivazioni e ciò che spinge determinate decisioni. È un racconto introspettivo, lavora sul perché delle cose e la comprensione di esse. Questo non vuol dire che non esista nessuna reazione o azione durante la narrazione, solo che tali elementi appaiono in punti ben determinati, utili per l’evolversi degli eventi.
Mi è piaciuto il rimando a diverse culture e religioni. La storia è ben strutturata e legata al concetto del libero arbitrio nella sua forma più vera e ampia. Pone molti spunti di riflessione e ritengo che sia una buona e piacevole lettura, se si è amanti del genere. Quello che non mi ha convinta molto è che ho trovato il ritmo narrativo a tratti un po’ dispersivo e lento, come se l’autore sentisse il bisogno di rimarcare dei concetti temendo che non arrivassero al lettore. Elemento che va diradando nella seconda metà del libro, dove si comprende che essi servivano a collegare bene il quadro d’insieme.
Pur essendo un primo volume ha una conclusione che completa il concetto e apre spazio per il prossimo romanzo. Il finale non passa inosservato e riconosco che, grazie al percorso descritto, l’autore riesce a dargli il tocco giusto per una buona sensazione.

Alla prossima, cari divoratori di libri
Cris