Recensioni

L’incantesimo di Atlantide

di Mirta Drake

a cura di Cristina Rotoloni

Genere: Storico – Romanzo rosa

Casa editrice: Mondadori

Collana: I romanzi Extra passiom

Disponibile in ebook a € 2,99

TRAMA

Caleb Flannery è un giovane squattrinato e solitario che vive in un povero quartiere di Philadelphia. Per uno scherzo del destino inizia a intrattenere un rapporto epistolare con la giovane bigliettaia di un circo londinese, Zafrina. Per far colpo, Caleb le scrive della sua ricca e affascinante vita mondana. Ma non sa che anche lei gli ha mentito, perché non è affatto una bigliettaia, bensì l’attrazione principale del circo: un Freak Show dove Zafrina, a causa di una leggera malformazione, si esibisce nel ruolo di “sirena”. Quando Caleb è costretto a raggiungere l’Inghilterra, decide di recarsi da lei e la verità viene a galla. Ben presto, nella magica atmosfera di un circo dove niente è ciò che sembra, il loro amore epistolare si trasforma in una passione irresistibile. Basterà questo sentimento a unire tra loro mondi così diversi?

RECENSIONE

È la prima volta che leggo un romanzo di questa autrice, eppure la sua penna mi è sembrata familiare, intima. Un po’ come quando ci si ritrova con uno dei nostri anziani intorno al fuoco, mentre racconta una storia. Con lei non si scopre soltanto un linguaggio semplice, che arriva alle orecchie di tutti, ma anche un ritmo elegante e rappresentativo. La sua penna è calda e amata come lo può essere la voce di una nonna mentre narra dei racconti ai suoi nipoti. Non sembra di leggere, è come ascoltare e viaggiare con la fantasia.

Quando un libro ti prende e non riesci a smettere di sfogliare le pagine, è sempre una cosa buona. Se poi il romanzo parla di normalità, nella sua anormalità, ancora di più.

Il nostro protagonista, Caleb, ha un carattere introverso, ma tramite le sue ossessioni comprende che la vita è altro, ha paura però di allontanarsi da dove è cresciuto, perché lì c’è sua madre. Zafrira, la protagonista, è anch’essa speciale, con tutti i suoi pregi, i suoi difetti e una famiglia alquanto particolare. Entrambi hanno bisogno di essere capiti e accettati per quello che sono. Nel loro mondo, l’amara verità è nascosta dietro gesti formali, rozzi o sotto un pesante trucco. Eppure il loro essere li rende unici e non assoggettabili alle convenzioni sociali.

In questa storia vince il cuore nella sua espressione massima. Qui non si guarda l’altra faccia della medaglia, ma il suo dorso, ed è bello con le sue particolari venature. Nulla viene messo da parte.

Bisogna seguire il cuore o la ragione? È una domanda che potremmo porci noi, ma è quella che si pone continuamente Caleb, soprattutto dopo le insistenti frasi di un fastidioso “grillo parlante”, rappresentato da un maggiordomo di famiglia. Un uomo incalzante, così come lo è la storia stessa, con peculiarità ricche di elementi che diventano un bacio insperato, sguardi desiderati e sentimenti cercati.

È terribile sentirsi rifiutati e i nostri protagonisti lo sanno, e non solo loro. Tutti i personaggi sono intensamente caratteristici; li ho così ben creati nella mente che se me li tratteggiassero davanti li riconoscerei alle prime linee. L’intera atmosfera narrativa incanta.

Questo romanzo mi piace veramente. L’ho amato con ogni fibra del mio essere. Riesce a farmi dimenticare che esiste altro oltre le sue pagine.

Quindi vi pongo una domanda: possono due mondi apparentemente tanto diversi essere simili?

Scopritelo con le splendide creature, Caleb e Zafrina, due protagonisti che non vi lasceranno indifferenti. Hanno un loro modo unico di comunicare ed io ne sono stata inesorabilmente rapita.

Leggetelo, amici, non ve ne pentirete.

A presto, con la prossima storia.

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