Recensioni

IL PAVONE DI CONTROUX

Pitti Duchamp

Collana: Passione e Sentimento

Genere: Romance storico

Editore: Mondadori

Data di uscita: 3 giugno 2023

Ambientazione: Castrocaro, Romagna toscana, Francia 1423

Pagine: 365
Disponibilità in e-book: € 3,99

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TRAMA

Falco di Controux viene spedito per conto di Firenze nel castello di confine di Castrocaro. Qui covano intrighi segreti contro la Signoria e tutto conduce alla bellissima Dianora dei Faragani. Figlia illegittima di un ricco mercante di panni, Dianora è contesa da innumerevoli spasimanti e viene usata dal padre come premio per chi sia disposto a concedergli più favori. Ma a lei non interessa il potere, solo l’amore, e ovunque trova menzogna e meschinità. Tranne negli occhi fieri di Falco. Anche lui, però, nasconde segreti, e quando i due si incontreranno di nuovo in Francia, sotto la guida di Giovanna d’Arco, capiranno che la battaglia per l’amore è l’unica degna di essere davvero combattuta.

NOTE

IL PAVONE DI CONTROUX è il nuovo, avvincente romanzo di Pitti Duchamp, una delle più apprezzate nuove voci del romance italiano.

Tra le opere di Pitti Duchamp già pubblicate da Mondadori nella collana Passione, ricordiamo L’AQUILA E MAJA.

Cari divoratoti di libri, il romanzo di cui parliamo oggi – secondo me -, si inserisce in una stesura differente da quelle a cui siamo abituati con i volumi storici della Mondadori. Il che non è affatto negativo. 

Se non ci si fa spaventare da un iniziale approccio ricco di nomi e indicazioni – necessari per entrare nel contesto del periodo -, ci si ritroverà catapultati a Castrocaro, nella ricca casa del mercante Faragani. Un uomo che sin da subito mostra il suo disinteresse verso l’abile e bella figlia Dianora, se non fosse per l’utilizzo materiale che può farne di lei, o meglio del suo corpo, messo all’asta al migliore offerente. 

La nostra protagonista non è consapevole dell’importanza della sua figura. Ha un profondo desiderio di compiacere suo padre e di non essere vista solo come la figlia bastarda. E per questo scende a compromessi con la sua coscienza e la legge. Il suo vano tentativo di conquistare l’uomo le fa commettere passi falsi e non le consente di vedere la verità. La moglie di suo padre è una donna vittima. Lei l’ha accolta in casa e amata come una figlia e solo quando è troppo tardi, entrambe, si rendono conto che il loro legame è una lama a doppio taglio.

La strada che ormai sembra delineata, cambia con l’arrivo a Castrocaro del capitano di giustizia messer Pitti che ha al suo seguito Falco, il comandante degli sbirri fiorentini. Un uomo burbero e scontroso, molto ligio alle leggi, fino ad apparire crudele. La sua diffidenza e il sesto senso che lo mette in allerta non sono infondati, ma prendono di mira la persona sbagliata. 

Nella narrazione il genere maschile fa una magra figura, anche nel ruolo del protagonista. La particolarità è che gli uomini non sono eroi dalla scintillante armatura, ma anime derelitte che mostrano la loro fragilità, i vizi e la meschinità. Lo stesso protagonista non è il classico cavaliere dal caratteraccio e il cuore tenero, pronto a tutto per la sua amata. Lui è dipinto con tratti dure e linee spigolose, con atteggiamenti che a volte portano il lettore a vederlo come un nemico più che un amico da sostenere. Eppure è proprio questa la bellezza di questa storia; il lettore fino alla fine sarà in bilico nello stabilire se patteggia o no per Falco, e le tonalità non saranno mai nette, ma ricche di sfumature che lasciano a chi legge la libertà di decidere se determinati atteggiamenti siano giusti o no. Chi ne esce vincitrice è invece la figura femminile. In qualunque veste essa venga rappresentata – che sia vittima, artefice, mostro, amica o nemica -, si mostra nei dettagli, stabilendo linee nette e chiare. Vessillo di tutte è senza ombra di dubbio Dianora. La protagonista è sicuramente vittima e sicuramente manipolatrice. Colei che tesse intrighi o che si difende da essi. Pur non consapevole della sua forza, nel pieno della propria fragilità, si mostra fiera e ardimentosa per un unico vero scopo: un briciolo d’amore. Quello di cui non ha mai dubitato, che ha perennemente cercato e che l’ha sempre tradita.

Il libro non è mai prevedibile, le atmosfere sono sostanziose, le vicende mutevoli e avvincenti. Devo riconoscere che questa è una storia ricca anche nelle ambientazioni, da Castrocaro si passa a Venezia, fino a giungere in Francia. I conflitti, gli intrighi, le guerre cambiano continuamente le carte in tavola, trasformando desideri e passioni.

Chi deve amare chi, che merita il rispetto? È un continuo domandarselo.

Ho vissuto pagina dopo pagina, ho amato la sostanza e la narrazione. Nonostante le varie sfaccettature non risulta ridondante, ma avvolgente e invitante, con tratti oscuri e grigi. È assolutamente un libro da leggere, anche se – lo confesso-, in due punti ho trovato il tema sviluppato in modo frettoloso, poco intenso o come se fosse stato sorvolato per riprenderlo successivamente, cosa che poi succede, ma personalmente ne avrei gradito un dettaglio maggiore nell’istante in cui avviene, così da non pormi determinate domande che mi hanno accompagnata nella lettura. Perdonatemi se non entro nei dettagli, ma rischierei di spoleirare troppo.

Cari divoratori di libri, sperando di avervi trasmesso la passione per questa lettura, vi confermo che Pitti Duchamp è un’altra autrice che ha un posto d’onore nel mio cuore.

A presto con la prossimo romanzo.

Cris