Recensioni

IL DIAVOLO DI MANHATTAN

Joanna Shupe

Collana: Extra Passion

Genere: Romance storico

Editore: Mondadori

Data di uscita: 1 luglio 2023

Ambientazione: America, Stati Uniti, New York, 1893

Pagine: 341
Disponibilità in e-book: € 3,99

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TRAMA

Justine Greene è figlia di un’agiata famiglia che abita nei quartieri alti di Manhattan. Dedita da anni al volontariato nelle mense dei poveri, si occupa inoltre con passione dei casi che la Società di assistenza legale del cognato avvocato, Frank, non ha modo di seguire, specie quelli che riguardano l’abbandono di mogli e figli. E proprio per risolvere uno di questi casi decide di rivolgersi a Jack Mulligan, il potentissimo capo della malavita di Lower Manhattan. Di lui si dice che si interessi di arte, che conosca le lingue e che, nonostante sia un tipo spietato, sia anche molto rispettoso delle donne. Ma quale stupore quando Justine scopre che l’ufficio di Mulligan è impreziosito da tappeti, mobili antichi, opere d’arte… e lui la lascia letteralmente senza fiato. Cosa vorrà quel diavolo per aiutarla?

NOTE

IL DIAVOLO DI MANHATTAN (The Devil of Downtown) è il terzo ed ultimo romanzo della serie ‘Uptown Girls’. I precedenti romanzi della serie, IL LIBERTINO DELLA QUINTA STRADA (The Rogue of Fifth Avenue) e IL PRINCIPE DI BROADWAY (The Prince of Broadway), sono già stati pubblicati nella collana I Romanzi Extra Passion – nr. 136 e 142 rispettivamente. Tra le altre opere di Joanna Shupe già pubblicate da Mondadori, ricordiamo IL MAGNATE ( Magnate ) e IL BARONE ( Baron ), nella collana I Romanzi Passione.

Cari divoratori di libri, secondo voi a quali compromessi può scendere chi è un sopravvissuto e che ha costruito un impero con le proprie e sole forze? A quali può cedere chi vive una vita agiata, ma viene considerata solo una creatura piccola, fragile e indifesa? L’acqua quando si mescola al fango un po’ lo scioglie, ma non resta mai limpida. Il timore dei nostri protagonisti è proprio questo, quello che la presenza dell’uno possa inavvertitamente “inquinare” l’altro.

Da un lato abbiamo l’enigmatico Jack Mulligan. Un famoso capo della malavita che ha un metodo tutto suo di farsi rispettare e di stringere accordi. È cresciuto in un bordello e ha una visione personale sul rapporto tra uomini e donne. Ha in mente un progetto che non vuole farsi sfuggire di mano ed è intenzionato a raggiungere lo scopo con qualunque mezzo. La sua figura viene delineata in modo magistrale. Un uomo dal doppio animo e dai sentimenti profondi, che non indossa una maschera, ma che si nasconde comunque dietro il suo potere. La vita gli ha insegnato a non abbassare mai la guardia, a essere pronto a tutto, e per questo scivola tra le pagine del romanzo proteggendosi le spalle. Affascinante, dominante, controverso cattura l’attenzione del lettore, svelandosi rigo dopo rigo come un individuo forgiato in modo duro, ma anche segretamente amato e segnato da questo sentimento.

Dall’altro lato abbiamo Justine Greene. Una ragazza perbene, di famiglia altolocata che trascorre il suo tempo ad aiutare il prossimo. Pura nei suoi sentimenti sfida il pericolo convinta di essere nel giusto. Oltre però le apparenze, lei è cresciuta in una famiglia dove le sorelle non sono state altrettanto pudiche e indirettamente hanno fomentato il suo animo ribelle. Ha un’ambizione segreta, che mantiene tale perché sa che nessuno l’appoggerebbe. Vista come un mite agnello, troppo inesperta per la vita, affronterà il mondo da sola scontrandosi con il suo opposto: Jack Mulligan. Da prima incerta, finirà per farsi coinvolgere dal suo fascino e dal bisogno che ha di lui per aiutare alcune persone. L’esistenza, tuttavia, non è mai in bianco e nero, è ricca di sfumature e ogni cosa ha un prezzo. Quando ormai lei se ne renderà conto sarà invischiata nel fango, ma anche lui sarà sommerso dall’acqua.

Chissà, cari divoratori di libri, chi dei due avrà la meglio in questo continuo dare e avere, mostrarsi e nascondersi. Io lo so, e vi posso dire che vale la pena leggerlo per scoprirlo.

È stato bello immergersi nella Manhattan di fine Ottocento, tra bande, conflitti, tradimenti, corruzione, ma anche eroiche persone che cercano di smacchiare un mondo che appare a tratti troppo grigio. Ho apprezzato la buona costruzione storica, il giusto equilibrio tra le parti più leggere e quelle più serie che hanno reso la narrazione fluida e coinvolgente. Bello il legame tra i due protagonisti, si è avvertita la loro alchimia, rendendo il sentimento credibile. Ritengo ben strutturate anche le figure secondarie che danno il giusto tocco alla storia.

Aspetto di conoscere la vostra opinione su quest’opera di Joanna Shupe.

A presto, cari divoratori di libri.

Cris