Recensioni

COTTON ISLAND –  Il nostro splendido posto maledetto 

L.F. Koraline

Genere: Contemporary Romance – Suspense – Age
Gap –  Spicy

Data pubblicazione: 28 febbraio 2023

Pagine: 586

E-book: € 2,99

Cartaceo: € 15,90

Cartaceo copertina rigida: € 21,90

Disponibile anche per KU

Potete acquistarlo qui: Amazon

TRAMA

Rosalie ha solo vent’anni, ma è già nei guai fino al collo. Dopo aver corso per ore sotto il sole cocente, si ferma in un motel dell’Arizona per trascorrere la notte.
In quella stanza fatiscente qualcuno ha lasciato una vecchia valigia di pelle, un diario, una lettera indirizzata a una certa Lilibeth Bowl e un biglietto di sola andata per Cotton Island, l’isola privata della famiglia Parker. Incuriosita, apre Google e scopre che quel posto è disabitato da un decennio a causa di una vicenda che le mette i brividi. Mancano due giorni alla data d’imbarco. Capisce subito che non ci sarà un’altra occasione come quella.
Non ha niente da perdere, deve nascondersi, o finirà molto male. Decide di rischiare. Sale sulla nave senza sapere che quel viaggio le stravolgerà la vita. Quell’isola abbandonata sta per essere ripopolata per volere di Zeke Parker. Lui è il proprietario della fabbrica di giocattoli, dei campi di cotone, di ogni casa, di ogni albero, di ogni granello di sabbia e ha un piano ben preciso: riportare a Cotton Island tutti i 573 abitanti. Ha calcolato tutto, non ha tralasciato niente, fatta eccezione per un dettaglio che non poteva prevedere: fra di loro ci sarà un’intrusa. I suoi occhi di ghiaccio incroceranno quelli grandi e scuri di un’imbrogliona che assumerà come sua dipendente nella fabbrica di giocattoli. Il suo cuore di pietra dovrà fare i conti con qualcosa di inaspettato: l’attrazione per una bugiarda pallida come un fantasma e l’inspiegabile bisogno di guidare fino a valle per raggiungere la sua casa, l’ultima prima del bosco.


L’isola sarà come una palla di vetro in cui nuoteranno 573 pesci rossi.

Zeke sarà il padrone di ogni cosa, e Lily sarà il suo pesce rosso preferito…

Cari divoratori di libri, osservate il mare, guardate al di là di esso, in un punto in cui non vi sono che poche isole. Tra queste ve n’è una che ha il suo fascino perché lì esiste un’intera comunità che vive e lavora per l’azienda di cotone della famiglia Parker. Un’isola fantastica, dove famiglie intere sono vissute e cresciute dando un futuro ai propri figli. Almeno finché un giorno, in un posto così meraviglioso – dove  la luna sorge sul mare, dove le lucciole volano sui laghi, dove esistono le fate e la magia dei boschi -, accade qualcosa di terribile che cambia tutto. Da qui comincia la nostra storia, o meglio, inizia nel deserto dell’Arizona con il suo caldo cocente. La giovane Rosalie prende in affitto una stanza d’albergo e lì trova una valigia abbandonata con un vestito, un diario e un invito a Cotton Island. Rosalie deve fuggire, deve andare lontano e questo potrebbe essere il posto adatto dove poter ricominciare, dove sparire. Una nuova vita, un altro futuro. Peccato che l’isola riesca a rapirla al punto tale che lei non comprende più chi sia realmente e dimentica il pericolo. Vive con un solo desiderio: essere anche lei un’isolana; forse due… lasciarsi amare da Zeke Parker, il suo proprietario.

L’uomo però ha una guerra in sospeso con quel luogo e se stesso. Ridà vita all’isola perché vuole capire cos’è successo lì. Lo fa calcolando tutto, ogni singolo dettaglio, tranne una cosa: il bisogno inspiegabile di raggiungere l’ultima casa del paese, quella prima del bosco.

Affermare di perdersi all’interno dell’immaginario di questa autrice è riduttivo. A poco poco la sua penna riesce ad affascinarti e a portarti in una realtà che pur non esistendo vorresti fosse vera. Una volta che si comincia a leggere ci si dimentica di tutto e si vive a Cotton Island.

Ho provato ogni sensazione: dalla pazzia all’odio; dalla rabbia all’amore; dalla magia – e l’incanto del luogo – alle paure che conquistano Rosalie pagina dopo pagina.

Non è facile vivere all’ombra di un fantasma, soprattutto se cominci a non capire più chi è il tuo amico e chi è il tuo nemico.

Non c’è nulla di scontato in questa storia avvincente. Inizialmente si può pensare a un thriller, alla ricerca di qualcosa che mette i brividi, dove ognuno vive esperienze personali differenti, e poi all’amore, alla passione. Quello però che nessuno sa, a cominciare dal lettore, è che all’interno dell’isola c’è una “falla”. Una verità che si capirà solo verso la conclusione del libro e che non posso dirvi, ma per cui stravale la pena leggerlo. Lo stesso Parker, convinto di aver studiato nei dettagli ogni cosa, non può sapere di questa “falla”. La palla di vetro per pesciolini rossi… perde acqua. Una persona ha mentito e quella persona è colei che continua a sorprendere il lettore, a cambiare le carte in tavola, a tenere con il fiato sospeso.

La capacità descrittiva e la penna della nostra autrice riesce a stregarti, a incantarti, a farti vivere in un sogno e non sia ha più voglia di lasciare l’isola. Percepisci tutto: dalle gocce di sudore al gusto del cibo; dai versi degli animali all’odore degli ambienti. E poi… Ah, quanto vorrei raccontarvi molto di questa storia, dirvi di più, farvene innamorare come è successo a me, cari divoratori di libri, ma non posso farlo. Dovrete lasciarvi intrigare da queste pagine, immergendovi nelle notti al chiaro di luna – dispensatrici di segreti – e dimenticarvi di essere dei lettori. Dovete ritrovarvi a vivere a Cotton Island per capire di cosa parlo e di cosa non posso parlare.

Ho amato ogni dettaglio – a cominciare dalla bellissima copertina – e mi sono fatta rapire da questa storia che non vedo l’ora di avere anche in cartaceo, perché non ne posso fare a meno. Tuttavia, ci sono due piccole cose che non mi hanno totalmente convinta e le riporto affinché l’autrice possa valutarle. Una è dedicata al sesso tra i protagonisti, in alcune scene (poche in verità) l’ho ritenuto un po’ forzato e decontestualizzato dai personaggi. L’altra, invece, è sui primi capitoli dove al cambio di POV viene ripetuta la conclusione del precedente. Una scelta narrativa dal mio punto di vista ridondante e dispersiva che stoppa la lettura, per fortuna svanisce trai capitoli ripresentandosi solo occasionalmente.

Detto questo, vi invito a non perdervi il viaggio sull’isola dei Parker perché una volta giunti sulla terra ferma non potrete – e non vorrete – più tornare indietro.

A presto, cari divoratori di libri.

Cris