Recensioni

Schiavo del tuo cuore

Mirta Drake

Genere: Storico – Romanzo rosa

Casa editrice: Mondadori

Collana: I romanzi Extra passion

Data di pubblicazione: 7 maggio 2022

Pagine: 281

Disponibile in ebook a € 2,99

Potete acquistarlo qui: Mondadori e Amazon

TRAMA

Roma, 43 a.C. Viridis è uno schiavo guerriero, determinato a riconquistarsi la libertà attraverso la gloria nell’arena. Diventa così uno dei gladiatori più celebri di Roma, ma la ludus gladiatoria cade in disgrazia e le cose peggiorano ancora quando il suo padrone subisce un attentato. Torna allora nella capitale l’unica figlia del suo signore, Zenobia, con l’intento di risollevare le sorti della ludus, sfidando regole e convenzioni. Prigioniera di un matrimonio infelice, la giovane è decisa a dimostrare al padre che può essere orgoglioso di lei quanto di un figlio maschio. Ma quando incrocia il magnetico sguardo di Viridis, ogni suo piano vacilla sotto le sferzate di un’attrazione tanto proibita quanto pericolosa, una lussuria da tenere segreta a ogni costo…

RECENSIONE

Cari divoratori di libri, quando leggiamo un romanzo cerchiamo emozioni e la capacità di perdere il contatto con la realtà. Si cerca di stare bene, senza pensieri e facendosi trasportare dalla storia. Un po’ come quando da bambini voliamo verso il cielo. Ricordate com’è sollevarsi da terra restando aggrappati alle braccia di un genitore? Si prova un brivido, l’esaltazione, la gioia; si è uccelli che si librano in volo, ma saldamente attaccati alla terra, perché le braccia che vi sostengono non vi faranno mai cadere. Le storie di Mirta Drake sono tutto questo e molto di più. Non si comprende se ne goda più il cuore o l’anima. In questa, in particolare, la sensazione di volare è molto forte perché il romanzo è intimo e intenso: è una vera esplosione di emozioni.

La prima tappa importante di questa lettura è la scelta del periodo storico, l’inserimento dell’antica Roma, che già di suo crea un fascino particolare, ha dei rimandi ben precisi e si fondono nel testo mostrando l’accuratezza della documentazione, ma anche la capacità dell’autrice di donare le informazioni rendendole attinenti e per nulla invadenti. Superate le prime righe, si è nel 43 a.C. e ci si sente in pieno una donna romana. Zenobia è un uccello che vuole librarsi nell’aria, ma purtroppo è saldamente ancorata alle catene imposte dalla famiglia e dal suo essere una donna. Lei decide di riprendersi in qualche modo la sua vita, ma al contrario di quanto accadeva in quel periodo storico, non vuole farlo di nascosto, lavorando dietro le quinte, lei vuole essere riconosciuta nel suo ruolo di lanista (proprietario della ludus – la palestra dei gladiatori). La sua figura è ben delineata, in perenne lotta con quello che gli altri si aspettano dalla sua persona e quello che lei desidera per se stessa, come il segreto desiderio di trovare qualcuno che la incateni con l’amore e non con le mistificazioni indotte dagli interessi, ma soprattutto che dia sollievo al suo cuore fatto di un materiale prezioso. (Su questo non vi dirò nulla perché secondo me il paragone usato dalla Drake è una vera gemma preziosa, l’ho adorato.)

Viridis è un gladiatore reso schiavo, ma mai domato. Il suo essere diverso e la sua integrità gli procurano non pochi nemici, ma anche il rispetto delle persone giuste. Devo dire che come figura maschile, lui è totalmente centrato, non ci sono sbavature o esagerazioni: è un uomo con le sue forze e le sue fragilità, ed esse sono talmente importanti che fanno quasi passare in secondo piano la sua bellezza, dandogli una dignità che fa innamorare; ha di fatti conquistato un ruolo importante nel mio cuore.

Non entro troppo nei dettagli perché rischio di spoilerare, anche se vi racconterei ogni minima cosa come un succulento pettegolezzo da fare con una buona amica, ma posso dirvi che gli intrighi coinvolgono e sono ben studiati, che non si possono dare le cose per scontate, che i personaggi secondari hanno un ruolo quasi primario, che i sentimenti sono così veri e intensi che li toccherete con mano. Mi ha particolarmente stuzzicato la figura di Melina e confesso che lei ha giocato con le mei percezioni in modo sublime, ma lascerò a voi capire quale ruolo ha nella storia.

Ho rubato ogni minuto disponibile per leggere questo romanzo e ne è veramente valsa la pena. Credo che non esistano parole per dirvi quanto il mio cuore abbia vibrato e quanto la mia anima sia rimasta sospesa nell’idillio di questa lettura.

Sapete cosa hanno di bello i libri scritti bene e che ti prendono? Che li leggi senza rendertene conto e che le pagine vanno avanti da sole.

Che cosa hanno di brutto? Che finiscono troppo presto e non te ne rendi neanche conto. Per questo vi dico che di Viridis e Zenobia non se ne ha mai abbastanza e ne vorrei ancora e ancora di più.

Cari divoratori di libri, temo che per paura di dire troppo non vi abbia trasmesso quanto sia stratosferico “Schiavo del tuo cuore”, quindi leggetelo, non ve ne pentirete e potrete dirmi quanto vi ha rapiti, perché sono certa che lo farà.

A presto, con la prossima storia.

Cristina