Segnalazioni

NON PUOI SCAPPARE – Second Chance Series #3

Annalisa Parigi

Data di uscita: 26 febbraio 2024

Genere: Contemporary Romance

Editore: Self Publishing – Amazon (presente anche su Kindle Unlimited)

Pagine: 354

E-book: 2,99 €

Cartaceo copertina flessibile: 13,90 €

Cartaceo copertina rigida: 18,90 €

Potete acquistarlo qui: Amazon

TRAMA

Blake, ventisei anni e un’anima appesa a un filo. Ombroso, scostante, perennemente arrabbiato e intollerante ai rapporti sociali. Lui odia la vita. Ha perso tanto, troppo. E se non fosse per Lily e Dylan, che hanno lottato per tenerlo con loro, e per i ragazzi a cui insegna surf, sarebbe solo al mondo. L’abbandono è una costante nella sua storia e la rabbia che si porta dentro lo ha consumato in modo irreparabile, rendendolo debole e fragile. È stato una preda facile per il diavolo. Talmente allettante da poter essere manovrato e condotto in strade pericolose senza troppa difficoltà, però nel presente, anche se inciampa, non cade più grazie ai suoi amici.

Ma se uno dei motivi per cui in passato è crollato, tornasse improvvisamente? Ashley è sempre stata il suo punto debole. Mai dimenticata, solo messa da parte insieme ai ricordi dolorosi.

Ashley ha ventitré anni e una vita che non vuole. È stata messa a dura prova fin da ragazzina, quando il suo mondo è andato sottosopra e i suoi sogni si sono infranti. Ha dovuto reinventarsi e trasformarsi in qualcun altro per mettere in sordina dolori e delusioni. Ora è imperterrita, insensibile, fredda come il ghiaccio. Un tempo era diversa, un tempo tutto era diverso, ma ha dovuto cambiare per sopravvivere. Ha solo un unico amore: suo figlio Nicholas. Per lui è disposta a tutto, anche a vendersi, anche ad annullarsi se l’alternativa è perderlo. Ma se accadesse qualcosa di tanto sconvolgente da confonderla e farle aprire gli occhi su una verità che non ha mai voluto affrontare? Tutto andrebbe sottosopra. Ancora una volta. E lei non se lo può permettere.

BIOGRAFIA

Annalisa Parigi è nata a Prato nel 1985 dove tuttora vive con il marito Alessandro e i due figli, Eleonora e Gabriele.

Ha sempre amato i libri fin da piccola, leggendo in ogni occasione e scrivendo, raccontandosi ai suoi diari, finché un giorno, quelle che erano solo delle confidenze, si sono trasformate in vere e proprie storie, con dei personaggi e i loro destini.

Qualche mese fa, ha trovato il coraggio di condividere con il mondo la sua fantasia e le sue emozioni, sperando di raggiungere il cuore delle persone.

“La magia delle stelle” è il suo primo romanzo pubblicato a dicembre 2021.

“Salvami” è il suo secondo romanzo pubblicato a luglio 2022.

“Non sfidarmi” è il suo terzo romanzo e il primo della serie Second Chance, pubblicato ad aprile 2023.

“Fuori controllo” è il suo quarto romanzo e il secondo della serie Second Chance, pubblicato a luglio 2023.

“Non puoi scappare”, suo quinto romanzo e ultimo volume della serie Second Chance, è stato pubblicato a febbraio 2024.

ESTRATTI

«Tu vai in crisi in mia presenza.»

Scuoto la testa, stordita. «Che?»

Viene ancora più vicino, colpisco qualcosa con i piedi e sono obbligata a fermarmi.

«Ammettilo. Io ti agito. Era così le altre volte ed è così anche ora.»

Percepisco il respiro affannarsi, e più mi sforzo di nasconderlo, più il nervosismo si palesa. «Ti sbagli.»

Come in precedenza, mi afferra un polso e lo stringe tra le dita.

«Nella mia vita il ritmo del cuore si è sballato così tanto che so percepirne il minimo cambiamento anche sugli altri. Che fosse per il dolore, la paura, per l’eccitazione o per…» fa una piccola pausa ancorando i suoi occhi ai miei, «l’amore. L’ho fatto sbalzare a livelli esorbitanti, a volte dal sentirlo scoppiare fino quasi a fermarsi. Per cui non prendermi per il culo, so esattamente cosa sta accadendo dentro di te e te lo ripeto: io ti agito. Resta da capire il perché.»

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Lancio un’occhiata davanti a me, dove si estende San Diego e mi sento come se sedessi su un piedistallo.  Dall’alto del suo ufficio si può ammirarne la bellezza, come se l’intera città in questo momento fosse ai miei piedi. Gli abitanti, i miei sudditi. Io, la loro regina.

Si libera dentro di me, poi si ricompone e toglie dalla tasca il portafoglio, prendendo una manciata di banconote e posandole accanto a me, che già mi sto rivestendo.

«Tieni, usali per Nicholas.»

«Come sempre.»

Mi sbrigo a riporli nel reggiseno, mentre con la coda dell’occhio rivolgo un ultimo sguardo alla città che ci ignora dal basso, ma che dovrebbe inchinarsi alla sua signora.

Io, una regina? Sì, delle squillo di San Diego.

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«Oggi a scuola ci hanno letto una storia. Si chiama I musicanti di Brema, all’inizio non avevo capito bene, ma quando l’hanno spiegata è stato bello.»

«Bello?» gli domando con la voce tentennante.

«Sì, tanto. Parla di quattro animali che non sono felici e che hanno un obiettivo, sognano di andare a suonare e cantare a Brema, però non ci arriveranno mai, lo sai, mamma?»

«No? E perché, cosa succede?»

«Trovano la loro felicità lungo la strada, credendo nelle loro capacità e in loro stessi. Uniscono le loro forze e non si arrendono. Questo racconto mi ha fatto sentire bene, mi ha fatto capire che anche io se ci credo davvero posso realizzare il mio sogno.»  

«E qual è, amore?»

«Avere un amico.»

Il cuore mi si ferma.

«Ce l’avrai, tesoro, prima di quanto pensi, ne sono sicura.»

Gli accarezzo il viso lottando contro le lacrime che premono per scendere.

È tutta colpa mia e non so come rimediare.

«Certo, mammina, io lo so e non mi arrenderò.»

Sorride soddisfatto e orgoglioso di sé. «È un momento speciale questo, mamma?» mi chiede, masticando un orsetto gommoso.

«Non più del solito, tesoro, perché me lo chiedi?»

«Non ho mai mangiato prima tutte queste cose nella stessa sera… hai fatto anche la cioccolata calda e quella in genere ce la prepariamo la domenica per vedere i film.»

Sospiro tra me. «Sono stata lontana per giorni e avevo voglia di una serata tutta nostra in mezzo alle schifezze» gli rispondo, sorridendo e lasciandogli un buffetto sulla guancia.

Sta per prendere un donut, ma si ferma e lo rimette al suo posto, incupendosi.

«Mammina, preferisco averti sempre qui che potermi abbuffare di dolci e pop corn.»

Il mio cucciolo sensibile e adorabile.

Mi avvicino ancora di più a lui, lo prendo per la vita e me lo tiro sulle gambe, stringendomelo addosso.

«Io non vado da nessuna parte, amore, e se lo faccio, poi torno sempre, non dubitarne mai.»

«Sei la mamma migliore del mondo» mi sussurra a bassa voce accoccolandosi nel mio abbraccio e un calore fortissimo mi avvolge.

«Lo pensi davvero?»

«Credo che dovresti leggere anche tu quella favola, forse ti farebbe bene.»

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Ho assistito al suo funerale da dietro un albero, non meritava che fossi in prima fila a piangerla, non era degna di nessuna delle mie lacrime e nonostante mi fossi molestato psicologicamente per non andare, qualcosa dentro di me mi spinse ad esserci. Era pur sempre mia madre in fondo, ma per tutto il rito non ho fatto che pensare che se lui fosse stato al mio fianco, ogni cosa sarebbe stata diversa. Persino quel giorno.

Ma Chris non c’era. Lui non c’era più da un sacco di tempo.

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«Dammi retta, Blake, ora urla.»

«Fallo.» Rincara la dose Lily. «Ti sembrerà una follia, ma è un piccolo passo per sentirsi meglio.  Fallo. Anzi, no, lo faremo insieme.»

«Sei seria?» Lei annuisce convinta.

«Cazzo, sì, ci sto» risponde subito Dylan.

«Non credo che sia una buona idea…» tento di dire, mentre, senza che me ne accorga, abbiamo formato un cerchio chiuso dalle nostre mani intrecciate.

«Uno…»

Non succederà.

«Due…»

Dannazione, no, non lo farò.

«Tre.»

Dylan e Lily gridano a squarciagola, mi sento confuso e spaesato, ma stringono la presa su di me e questo mi dà la spinta necessaria per unirmi a loro. Lo sto facendo, sto liberando un pezzettino della mia anima dal peso immane che la schiaccia. Posso sentire i polmoni riprendere a incamerare aria, lo stomaco a distendersi. È come se l’energia dei miei amici mi stesse spronando a togliere un po’ di quel marcio che mi consuma. Non sarà la svolta miracolosa, non sarà la soluzione ai miei problemi, ma è qualcosa. E come sempre, lo devo a loro. ********************************************************